Perché un sito…
Benvenuti nel mio sito.
Qui è racchiusa parte della mia esperienza nel campo dell’espressione artistica: studi botanici ad acquerello, dipinti vari, illustrazioni, tecniche decorative.
Il sito sta crescendo, per cui diversi materiali verranno aggiunti via via.
Ho pensato di condividere questo mio percorso perché credo che siamo tutti, chi più chi meno, creativi, in svariati campi, e la circolazione delle idee non può che far bene! La possibilità di esprimermi con le varie tecniche è stata fonte di serenità nei vari momenti della mia vita, e auguro che così possa essere per tutti coloro che ne sentono l’esigenza.
La formazione
Non credo di essere stata io a cercare la pittura… credo piuttosto che sia stata lei a cercare me, preziosa compagna di assolati pomeriggi estivi, di brumose sere d’autunno, lei a dare calore alle giornate di neve e speranza alle profumate albe di primavera.
Quante stagioni sono passate dagli anni in cui, da bambina, disegnavo casette con le tendine alle finestre e col camino fumante!
Durante le scuole superiori ho auto l’incontro determinante con un’insegnante eccezionale, Silvana Crida, che ha saputo trasformare un semplice passatempo in qualcosa di più. Con lei ho imparato le prime tecniche.
Poi ho frequentato, quando e come potevo, visto che abitavo lontano e lavoravo, l’atelier di Lella Burzio a Torino, dove ho approfondito le varie tecniche grafiche e pittoriche. Là è nato l’amore per l’acquerello…
Sono seguiti anni alterni, in cui a volte ho disegnato, a volte no, litigando col poco tempo libero a disposizione tra un impegno e l’altro, ma ancora adesso la pittura è per me una valida compagna e terapeuta.
In tutto questo tempo lo studio di nuove tecniche è continuato, passando per svariate forme di bricolage e arrivando alle tecniche di incisione, presso la scuola Kandinskij di Biella.
Tra i lavori che più mi hanno appassionato ci sono sicuramente gli studi botanici, ma anche la collaborazione tra poesia e pittura, tra parole, colori e musica…
Ispirazioni
L’avventura comincia con una passeggiata nei boschi o in un sentiero di campagna.
Di solito, è la pianta ad attirare la mia attenzione. La studio, la osservo, prima da lontano, poi più da vicino, come se stessi andando a conoscere una nuova amica.
Le parlo, la sfioro. Cerco di percepirne il profumo, l’essenza, la consistenza, il modo in cui porge le corolle al sole o se ne difende.
Quando il contatto è stabilito, allora sento che mi permetterà di ritrarla.
In genere raccolgo alcuni rametti della pianta che intendo disegnare, se posso scatto alcune fotografie. Cerco di studiare una composizione equilibrata che dia anche un senso di spontaneità e di freschezza all’immagine.
Il disegno dev’essere il più preciso possibile e rispettare le dimensioni e le caratteristiche del campione raccolto.
Di solito preparo il disegno su un foglio di carta meno pregiata e poi lo riporto su quello finale perché sulla carta liscia possono restare i segni della matita e della gomma. (uso carta di puro cotone da 600 g al metro quadro, liscia).
L’acquerello è una tecnica che non permette errori. Una macchia sul foglio difficilmente va via, un colore ripassato più volte perde trasparenza. Cambio spesso l’acqua, per avere un effetto pulito.
I libri di botanica mi aiutano a riconoscere le piante. Non sempre però è facile, magari ne individuo la famiglia e il genere, ma non la specie…
Incanto
Può succedere, a volte, percorrendo strade fin troppo conosciute, di riuscire a vedere con occhi nuovi particolari che ci sono sempre sfuggiti.
E’ un momento magico, quello, perché si apre, davanti ai nostri occhi incantati, l’incredibile essenza della natura.
La ricchezza di un prato in fiore, con la sua varietà di piante spontanee, può stupire il giardiniere più esperto.
Solo la natura sa accostare i colori in modo tale che si completino e si esaltino a vicenda.
Può essere il trifoglio rosso che spicca con le sue infiorescenze magenta tra le bianche corolle delle margherite e fa da contrappunto al giallo dei ranuncoli… o la malva che mescola i suoi petali con quelli azzurri della cicoria selvatica… o la copiosa fioritura dell’anemone dei boschi che illumina di luce nuova un sottobosco ancora triste di foglie secche.
E’ stato forse un caso, o forse uno di quei momenti magici ed irripetibili a catturare il mio sguardo e a dare inizio all’avventura, in una tiepida giornata di primavera..
Sogni
Dipingo solo quando sono contenta.
Se sono triste non ci riesco.
Mi siedo al tavolo, guardo i colori, i pennelli, le matite colorate…
A volte il foglio resta bianco. Perché non mi viene un’idea?
Ma intanto, a poco a poco, mi rilasso… Sono i colori a chiedermi di cambiare umore.
Non vogliono dipingere la tristezza. Ce n’è già così tanta…
Possono solo raccontare di sogni e di speranze, di amori e di complicità.
Di femminilità, di giochi, di danze.
Perché questa è la Terra delle Fate, dove i sogni diventano realtà.
Luoghi
Ho cambiato case, cose, amici… ma i colori li ho sempre portati con me.
Che dire della mia disordinata camera di ragazza, sempre piena di mille cose, sempre con qualcosa di iniziato, e schizzi, e barattoli, e ritagli… ed in mezzo i quaderni per i compiti…
E della casa in collina, con la pergola ombreggiata dal glicine e lo sguardo sul Biellese, dove ho imparato a mescolare fiori e paesaggi…
Di un giardino zen dove andavo a dipingere nella bella stagione sotto un gazebo, all’ombra di tre salici…
Di una casa in montagna, con la neve fuori e i pettirossi che venivano a cercare briciole sul davanzale…
E del piccolo nido in cui vivo adesso, circondato dal verde…
Ogni luogo mi ha dato molto, in ogni luogo ho cercato la natura.
Oggi come sempre lascio le tende aperte per vedere fuori, o mi metto a disegnare sul terrazzo se il tempo lo permette.
Ci credo, sì, che le fate della natura svolazzino attorno a me per rendere leggera e sensibile la mia mano… Io sono qui, e aspetto…
Creatività
Momenti di inquietudine precedono l’idea.
So di avere qualcosa dentro che vuole essere manifestato. L’immagine è ancora nebulosa, magari ne percepisco qualche dettaglio, ma non basta.
Poi, finalmente, eccola.
La vedo chiaramente, come se fosse proiettata su uno schermo bianco.
Allora è il momento di cominciare a creare.
Prima viene lo studio dei vari elementi, persone, luoghi, fiori… inizia la ricerca. Spesso mi aiuto con fotografie; fotografo me stessa per avere una posa particolare, o coinvolgo qualche amico o amica.
Quando il disegno è pronto ed inizio a dipingere, non è raro per me vivere momenti di scarsa convinzione. “Non mi riesce, non va bene così, non è come vorrei…”
Ma poi lascio che la mia mano vada libera, e l’immagine a poco a poco prende consistenza.
Non è facile portare alla tridimensione qualcosa che esiste solo nella mente. Una cosa sono i colori-luce e un’altra i colori fatti di polveri e pigmenti. Come la stampa di un’immagine vista al computer…
Citazioni
Ci sono frasi che mi toccano, le riporto
“Il colore è la tastiera, gli occhi
sono le armonie e l’anima è
il piano con molte corde.
L’artista è la mano che suona, toccando un tasto o l’altro per far vibrare l’anima”
(Kandinskij)
“Vedo cose che gli altri non
vedono e non vedo cose
che gli altri vedono…”
(S. Dalì)
“Sono artisti tutti coloro che
provano il bisogno e la necessità
di sentirsi vivere e crescere”
(Hermann Hesse)
“Chi cerca, non smetta di cercare finché non avrà trovato.
Quando avrà trovato, si meraviglierà; quando si sarà meravigliato, si stupirà e regnerà su tutte le cose”
(Vangelo di Tommaso)
Possiamo imparare più
cose nei boschi che nei
libri;
gli alberi e le rocce
ci insegnano delle cose
che non potremmo
comprendere in altro
modo…
(San Bernardo)
I fiori di campo,
nati per sbaglio
al ciglio di una strada
o sulle rive di un fosso
sono i più belli da vedere
e i più difficili da notare.
Perché inosservati
ci passano davanti
agli occhi
ogni mattina.
Proprio come l’amore.
(G. Rampone.)