Tra le pietre di un muretto
Come sono belli i muretti a secco, con le loro pietre ben appoggiate le une sulle altre da mani esperte. Sostengono il terreno, segnano confini senza offendere la vista come invece fanno le colate di cemento.
Come sono belli i muretti a secco, con le loro pietre ben appoggiate le une sulle altre da mani esperte. Sostengono il terreno, segnano confini senza offendere la vista come invece fanno le colate di cemento.
Questo è l’anno per me della scoperta dei funghi più strani… forse perché ho più tempo di andar per boschi, e quindi di osservare.
Con i primi giorni di giugno le ciliegie selvatiche cominciano a prendere colore, ma è da metà mese che cominciano a maturare.
Piccole, pulite, ordinate, perfette nella loro forma graziosa: così si presentano le foglie dell’acero campestre.
Andando per boschi capita di imbattersi in cose mai viste, a volte meravigliose, a volte un po’ strane, come in questo caso.
Se ne stanno così ben nascoste tra l’erba che è facile passare loro accanto senza scorgerle e senza poterle assaporare.
Non posso certo dire di amare la robinia in tutte le stagioni!
Oggi sono andata nel solito prato in cui una volta all’anno sono solita raccogliere la silene, delizia per il palato, ed ho riconosciuto un’altra pianta, anch’essa prelibata: il lampascione.
Devo ringraziare il gatto se ho scoperto questo tesoro nel bosco dietro casa.