Alchechengi
Nato da qualche seme venuto chissà da dove, è cresciuto senza farsi notare in un vaso lasciato in un angolo quasi nascosto sul terrazzo.
Nato da qualche seme venuto chissà da dove, è cresciuto senza farsi notare in un vaso lasciato in un angolo quasi nascosto sul terrazzo.
L’elleboro è una piccola pianta perenne, rizomatosa, che ha un pregio che poche altre hanno: fiorisce d’inverno.
Tramonta sempre prima il sole in questi ultimi giorni di novembre e le ultime foglie stanno lasciando i rami. Impossibile passeggiare nel boschetto vicino a casa senza farsi sentire!
Prendono colori straordinari le foglie dei rovi che stanno ritirando, a poco a poco, la linfa: ecco intense filigrane di verdi, ocra, terre, con punte di porpora. Basta qualche foglia ad illuminare la siepe.
Emerge dalle brume di fondo valle in questa fredda stagione uno dei migliori esempi di fortezza di sbarramento dell’ottocento, in una posizione strategica, là dove la valle della Dora Baltea si restringe fino a formare una gola.
Sta per concludersi al Forte di Bard la rassegna “Mountain men” che ospita oltre settanta preziosi scatti di Steve McCurry.
È ancora possibile trovare la felce florida (osmunda regalis), in tutta la sua eleganza e regalità, sulle rive di alcuni piccoli ruscelli nel sottobosco ombroso delle mie colline.
Che emozione, i fiori… Mi ha fatto riflettere questo brano tratto dal capitolo “Rievocazione”, di Eckhart Tolle, dal libro “Un nuovo mondo”, Oscar Mondadori, 2008.
Ritrovato in piena fioritura nel mese di luglio al passo di Vrsič, in Slovenia, a 1600 metri slm; emergeva in tutto il suo splendore tra altre erbe ed arbusti, ai margini del sentiero.