Ci sono simboli che hanno una risonanza inequivocabile… Per me lo sono i cuori.
Quando ne trovo uno, per me è un messaggio d’amore che mi arriva dall’invisibile.
Ci sono ritrovamenti che mi commuovono fino alle lacrime, altri che mi fanno sorridere di gioia.
C’è stato un periodo in cui cercavo di uscire da un lutto. Non ne scriverò qui, se anche è diventato più sopportabile, e sono passati alcuni anni, è ancora presente in me. Ma in quei giorni, e poi nelle settimane e nei mesi successivi, mi svegliavo con un dolore fisso al petto, mi sembrava di non riuscire ad affrontare la giornata.
Non si può ignorare o soffocare un dolore, bisogna viverlo fino in fondo e poi lasciare che il tempo ci aiuti.
Ebbene, è proprio in quel tempo che cercavo conforto nel bosco. Camminavo, respiravo, abbracciavo gli alberi. Trovavo più sollievo lì che non tra le persone.
Ed un giorno, camminando lungo il sentiero che percorrevo quasi quotidianamente, trovai un cuore. Grande da riempire la mano, perfetto nella sua forma. Com’era finito lì, proprio in mezzo al sentiero? Non c’era mai stato, qualcuno l’aveva depositato lì per farmelo trovare.
L’ho portato a casa e ogni giorno lo stringevo e trovavo un po’ di serenità.
In altre occasioni, meno tragiche ma sempre significative, mi è capitato di trovare altre pietre a forma di cuore, nei sentieri o sulla riva del mare, o di vederne la forma nell’ombra di una siepe, nella neve, in una foglia caduta.
Ho sempre pensato ad un messaggio positivo, in un suggerimento a continuare in un certo percorso, in una risposta di una persona alla quale stavo pensando, che fosse in questa realtà o dall’altro lato del velo, di un animale che ci ha accompagnato per un tratto della nostra vita.
Ma l’emozione è grande quando un cuore mi viene donato da qualcuno a me caro, con una semplice frase: “Guarda che bello, l’ho trovato oggi, ti ho pensata”.
Che la nostra vita possa sempre essere accompagnata da messaggi dall’invisibile, dall’amore e dall’amicizia delle persone attorno a noi.