Fino a pochi giorni fa il bosco era ancora tutto verdeggiante, grazie ad un bel mese di ottobre con giornate ancora tiepide e serene.Poi sono arrivate le piogge e l’aria fredda ed ecco che qualcosa ha cominciato a cambiare.
Me ne sono accorta un giorno salendo verso le montagna, poi da ieri, aprendo la finestra che si affaccia sul bosco, ecco che ho visto che le grandi querce cominciano a mutare colore.
C’è un nonsoché di magia in queste atmosfere autunnali, con la bruma, le goccioline sulle foglie, i raggi obliqui del sole non più forti ma dorati. E le foglie con tocchi di rosso, di ocra, di giallo tra il verde che ancora non vuole lasciare il posto.
È un momento di trasformazione importante per l’albero che prima di chiudersi nel riposo invernale raccoglie tutta la clorofilla dalle foglie per poi lasciarle andare, sigillando le ferite che lasciano sui rami. Restano solo le sostanze che non può più trasformare e che donano quei colori così accesi, variabili da specie a specie.
Quello che percepiamo come un momento di festa, come un glorioso saluto, è una tappa del ciclo di morte e rinascita. Muoiono le foglie e cadono al suolo dopo un volo libero e leggero. Sul terreno cominceranno a decomporsi, creando quell’utile humus che fornirà nutrimento all’albero stesso e alle altre piante del sottobosco. Così si nutre la vita, crescono nuove foglie, il bosco si rigenera.
Ma ora godiamoci i colori e il suono delle foglie secche sotto i nostri passi. C’è ancora tempo, prima che arrivi l’inverno!
Per chi ama le atmosfere autunnali, rimando ad un altro articolo, scritto un anno fa… Colori di Novembre