Scende una pioggerella leggera che non mi impedisce di fare la mia solita passeggiata. Cerco tesori nel bosco, in una stagione in cui a prima vista sembrano essercene pochi. Pochi colori, rari frutti, ancora più rari fiori. Le foglie cadute hanno perso il loro colore e non restano che le tante sfumature di bruno.
Nemmeno il cielo oggi offre entusiasmanti sfumature, è tutto uniforme.
Quasi non si sentono le gocce di pioggia, forse ha smesso? Mi immergo nella vita del bosco. Se fossi un albero, assaporerei quest’umidità che lava e che nutre. Se fossi un uccellino, mi disseterei e rinfrescherei le ali. Se fossi uno gnomo, piccolo ed infangato, vedrei soltanto fili d’erba… Sì, l’erba, così umile e sconosciuta… quante piante formano il prato, di quante varietà? Eppure è chiamata erba!
Ed è proprio un filo d’erba che attira la mia attenzione, uno stelo sottile che porta diversi diamanti. E poi eccone un altro, e un altro ancora, e poi una foglia, e un’altra… Chi avrà sparso così tanta ricchezza nella Terra delle Fate? Sarà stata Fata Inverno, con la sua ricchezza di brine e di cristalli!
Occorre abbassarsi al livello del terreno, per scattare qualche fotografia. A casa poi, ingrandendo le foto, posso ammirare il mondo riflesso in ogni singola goccia. Ci sono gli alberi, c’è il prato con le foglie secche, c’è un brandello di cielo. Forse ci sono anch’io, con i miei occhi curiosi.
E’ questo il mio mondo di fiaba, mi ci devo rifugiare di tanto in tanto per ritrovare stupore e meraviglia.
Veniteci anche voi!