E’ forse una delle isole un po’ meno note tra quelle del Mediterraneo, proprio per le sue dimensioni contenute, ma offre una bella atmosfera. Non ci sono molti divertimenti mondani o grandi spiagge, i centri abitati sono solo tre. Ha un’estensione di soli 21 metri quadrati, una quindicina di chilometri di strade in tutto: è l’Isola del Giglio, la seconda in ordine di grandezza dell’Arcipelago Toscano, dopo l’isola d’Elba. Poco più di otto chilometri di lunghezza per quasi cinque di larghezza, un monte alto circa 500 metri, poco più di 1300 abitanti.
Ma nel suo piccolo, è uno scrigno di bellezze naturali: calette dal mare cristallino, sentieri che si snodano tra i vigneti e la macchia mediterranea, i suoi silenzi.
Le località abitate, Giglio Porto, Campese e Giglio Castello hanno piccole case ben inserite nell’ambiente. Ci si rilassa nelle piccole piazze, nei giardini ombrosi, nelle terrazze con vista mare.
Gli abitanti sono ospitali, capita di fare amicizia se ci si ferma almeno qualche giorno. Per loro la vera estate è ad ottobre, quando i turisti se ne sono andati e l’isola è di nuovo tranquilla. In un autunno è ancora possibile fare il bagno, l’acqua è calda. E poi, passato l’inverno in cui si fanno buona compagnia tra di loro, visto che si conoscono un po’ tutti, cominciano a lavorare per preparare le case, le trattorie, gli hotel per la stagione a venire. Perché vivono di turismo, oltre che di pesca e di agricoltura.
Mi emoziono ogni volta che raggiungo un’isola, sento di entrare in un mondo a parte, con le sue energie, il suo spirito. Allo stesso modo mi commuovo quando è ora di lasciarla, e ferma sul ponte dell’imbarcazione resto a guardarla finché il suo profilo si sbiadisce e si confonde tra il cielo e il mare. Poi mi lascio rapire dal volo dei gabbiani che accompagnano ogni natante.
Conto sempre di tornarci, prima o poi…
L’isola si raggiunge in due ore di traghetto partendo da Porto Santo Stefano (Argentario). Diverse corse giornaliere permettono di raggiungere Giglio Porto. Arrivati sull’isola, l’automobile non è indispensabile, soprattutto se si vogliono percorrere i numerosi sentieri e si utilizzano i mezzi pubblici per le tratte più lunghe.
E’ possibile noleggiare natanti o farsi accompagnare per fare un giro dell’isola, che permette di raggiungere belle calette e di ammirare la costa e gli scogli.