Ti soffermi un momento sulla pietra posta all’entrata del labirinto, ne percepisci l’energia: è il momento di lasciare andare… Respiri profondi ti liberano dei pensieri che ora non servono, uno solo è il tuo intento.
Poi inizi il percorso, un passo dopo l’altro, ascoltando il tuo respiro. Non c’è fretta, non lo si percorre correndo e chiacchierando se si vuole trarne il maggior risultato.
Siamo nel labirinto di Stavello, nell’Oasi Zegna di Valdilana. E’ una realizzazione recente, costruita in un’area pianeggiante dalla quale si vede la collina che ospita la chiesa di San Bernardo. Sembra che ci sia una linea sinergica che unisce i due luoghi. Chi l’ha realizzato ha utilizzato pietre più o meno grandi, ed ha interrato dodici cristalli, uno per ogni segno zodiacale. A percorrerlo tutto, tra andata e ritorno, si cammina per un chilometro.
Il labirinto è un simbolo antico che rappresenta la connessione con la Terra, la Creazione stessa. Ovunque troviamo spirali, nella Galassia come nei mulinelli d’acqua, nel vento, nella disposizione delle foglie sui rami.
Se ne trovano di antichissimi, scolpiti nella roccia, costruiti nelle cattedrali (il più noto è forse quello di Chartres), realizzati nei parchi e nei giardini. In questa zona, interessante è quello del parco del castello di Masino, realizzato con piante abbastanza alte da impedire la vista al di là del tracciato.
Il labirinto rappresenta un cammino verso il nostro centro. E come il percorso della nostra vita, non è lineare e non segue una progressione costante: ci porta un po’ avanti, poi ci riporta ad un altro livello e così, via via… terzo anello, primo, quinto, … finché si raggiunge quel centro così importante. Ci si ferma ad ascoltare, ad interiorizzare, e poi si riprende il cammino verso l’uscita, ma più consapevoli. E’ bello percorrerlo da soli, nel silenzio, in un giorno qualunque, di giorno come di notte, o in compagnia di chi condivide la stessa sensibilità. E si ritornerà a casa certamente arricchiti.
Si possono trovare ulteriori informazioni consultando la pagina dedicata nel sito dell’Oasi Zegna
Dal piazzale di Stavello un breve sentiero conduce alla sommità del Monte Rubello, dove sorge la Chiesa di San Bernardo e dal quale si gode di un bellissimo panorama.
Bravissima Daniela, sai sempre affrontare argomenti in modo molto esplicativo e destare l’interesse di chi legge i tuoi articoli.
Buongiorno Domenico, grazie! Se andate a Bielmonte fate una tappa a Stavello e salite al San Bernardo, è un posto carino! E provate il labirinto…