Tra le ricchezze che offre la terra ligure, non possiamo dimenticare le olive taggiasche. Sono molto piccole, piuttosto amare, ma molto gustose. Il nome della varietà deriva dal convento di Taggia, dove i monaci benedettini iniziarono a coltivarle fin dal 1100. La coltivazione si estese poi a tutta la Liguria di Ponente.
Da queste olive si ricava un olio dal sapore unico, intenso. La raccolta inizia a novembre e si può protrarre a lungo. I terreni sui quali crescono gli ulivi sono ripidi, scoscesi, come in tutto l’entroterra ligure, e non è impresa facile muoversi.
Grazie ad un’amica che abita sulle colline di Dolceacqua, e alla sua generosa ospitalità, ho potuto partecipare alla raccolta delle ultime olive rimaste su alcune piante del suo grande uliveto, a dicembre, dopo che la grande raccolta era già terminata da un po’.
Negli uliveti si respira un’atmosfera particolare, deliziosamente rilassante. I suoi antichi ulivi crescono su una collina terrazzata, ben esposta al sole, con un panorama che si estende fino al mare.
Da dove arriva questa serenità? Sarà l’aria profumata della Liguria, il mare che brilla là al’orizzonte, l’essenza stessa degli alberi, simbolo di pace, le loro foglie argentate che suonano la loro melodia, mosse appena da una brezza che più che invernale sembra già primaverile…
Le olive sono state quasi tutte raccolte, ma in alto, verso la fine dell’uliveto, alcuni alberi hanno ancora i loro preziosi frutti. Basta un cestino, le olive si staccano facilmente con le mani. Ed ecco che oliva dopo oliva il cestino si riempie ed è ora di iniziare il procedimento per conservarle in salamoia. Non è difficile: dopo aver scelto soltanto quelle completamente sane, occorre metterle in acqua per alcuni giorni, cambiandola di frequente, affinché le olive perdano l’amaro.
Poi si prepara la salamoia, facendo bollire acqua e sale. Quando la soluzione si è raffreddata, si mettono le olive asciugate nei vasetti di vetro, si ricoprono di salamoia e si chiudono ermeticamente. Eè possibile aromatizzarle con foglie di alloro, chiodi di garofano o altre spezie a piacimento.
In questo modo si conserveranno per alcuni mesi, sempre pronte per utilizzarle in svariate ricette.
Me ne ha portati alcuni vasetti: basta aprirli per ritrovare la luce, il calore, i profumi della terra ligure!
Per vivere un’esperienza rilassante, tra la collina ed il mare, in un agriturismo tra gli ulivi, con una bella piscina a disposizione, puoi contattare l’agriturismo La cicala Stonata a Dolceacqua.
Oltre ad offrire un’ospitalità deliziosa, si trova in una posizione ideale per visitare i suggestivi paesi dell’Entroterra Ligure di Ponente.