E’ uno di quei fiori che mi ricordano gli orti – giardino della mia infanzia. Non c’erano veri giardini attorno alle case di corte! Se c’era un pezzetto di terra a corredo della casa veniva dedicato all’orto. Ma era uso comune coltivare qualche bordura fiorita. Si facevano crescere garofanini, viole del pensiero, gerani, dalie, iris, zinnie… Tutte piante che si moltiplicavano per seme o per talea. Ci si scambiavano semi o pezzetti di pianta tra vicini di casa, così si moltiplicavano varietà e colori senza spendere nulla.
Sto provando a far crescere fiori in una riva incolta, oltre il giardino. E’ stato sufficiente spargere qualche bustina di semi delle specie più rustiche, insieme ad altri semi che mi sono stati donati, ed ecco il dono di un’abbondante fioritura.
Le più spettacolari sono proprio loro, le zinnie.
Hanno sviluppato folti cespugli con rami alti fino ad un metro, molto ramificati, con belle foglie ovali. Per tutta l’estate hanno prodotto un’abbondante fioritura, e tantissimi fiori stanno ancora sbocciando in queste giornate settembrine. L’anno scorso in giardino hanno prodotto fiori fino a novembre. Grazie a quest’abbondanza, ho osato di tanto in tanto raccogliere qualche fiore da mettere in vaso.
Ho scelto quelle a fiore semplice, più naturali, quelle dei miei ricordi d’infanzia, anche se si sono ottenuti ibridi dai fiori doppi.
Ce ne sono di tanti colori, dal rosa al rosso, all’arancione, al fucsia.
Crescono bene al sole. Resistono anche a brevi periodi di siccità, così non è necessario innaffiarle troppo di frequente.
Si possono raccogliere i semi maturi e conservarli fino alla primavera seguente per avere una nuova fioritura.
Nel linguaggio dei fiori, la zinnia ha proprio il significato della semplicità.