Come non innamorarsi di queste piccole deliziose piantine? Sono in fiore quasi tutto l’anno.Anche nelle fredde giornate di gennaio se ne possono trovare fiorite, col gambo corto, in modo da restare vicine al terreno e sfruttarne al massimo il riparo.
Ma la loro stagione migliore è la primavera, quando nel prato quasi non si sa dove posare i piedi per non calpestarle, tanto è abbondante la loro fioritura.
I loro fiori sono piccoli, bianchi e rosati col cuore giallo. Appartengono alla famiglia delle composite, per cui in realtà non si tratta di fiori ma di infiorescenze a capolino. Quelli che chiamiamo petali sono fiorellini che crescono tutt’intorno ad altri minuscoli fiorellini tubolari gialli, quelli che daranno poi origine ai semi. E saranno proprio questi semi così abbondanti che dispersi dal vento faranno nascere numerosissime piantine anche nei terreni poveri.
Le pratoline, come altri fiori, hanno una caratteristica che me le fa amare in modo particolare: alla sera e quando piove, i capolini si chiudono, per riparare dal freddo e dall’umidità il loro cuore giallo; ai primi raggi del sole si riaprono; mantengono lo stesso comportamento anche se raccolte e messe in vaso.
Hanno piccole foglie basali, col margine dentato.
Un tempo le bambine si divertivano a creare dolci coroncine infilando i fiorellini negli steli di altre margheritine.
A volte ne raccolgo un po’, soprattutto prima che il prato venga falciato, e le metto in un vasetto, accompagnate da qualche foglia di viola o di menta: dureranno fresche per giorni e porteranno in casa un po’ di primavera!