Sembra emergere dalle acque del mare la splendida cattedrale di Trani. Dedicata a San Nicola, il Santo pellegrino protettore di Trani le cui reliquie sono conservate nella cripta, fu costruita tra il 1100 e il 1143. E’ uno dei più raffinati esempi di romanico in Puglia, con tutta la sua maestosità e grandezza. Il materiale usato è la “pietra di Trani”, un tufo quasi bianco, dai riflessi rosa.
La bella facciata lineare è arricchita da un portale in bronzo, una serie di archi, tre finestre e un rosone.
Accanto sorge il campanile di 59 metri, edificato tra il 1200 e il 1300, posato su un grande arco che lo unisce alla chiesa, permettendo nel contempo il transito.
Verso il mare, si può ammirare un vistoso transetto con tre absidi; la parete sud è arricchita da uno splendido rosone.
L’interno, suddiviso in tre navate, col soffitto a capriate, ricostruito come in origine, è sobrio, quasi spoglio; della pavimentazione a mosaico resta ben poco. E’ visitabile anche la cripta.
Ci sono stata alcuni anni fa, d’inverno, sotto un cielo blu che si rifletteva in un mare ugualmente intenso. Era da anni un mio sogno visitarla, e come spesso mi succede davanti ad un capolavoro di architettura, sono rimasta a lungo a sognare davanti al monumento, lasciando scorrere lo sguardo sulle pareti chiare, sulle linee semplici, sotto un sole di inizio gennaio che solo al sud può scaldare così. L’ultimo saluto, dal porto.
Un altro meraviglioso capolavoro di arte romanica pugliese è Castel Del Monte