Quando quasi tutte le foglie caduche si sono ormai staccate dai rami degli alberi, le aiuole ci donano gli ultimi fiori. Da metà settembre sembrano essere rinate. Hanno avuto una partenza ritardata, con i vivai chiusi fino a dopo la metà di maggio. Le piantine, rimaste troppo a lungo nei vasetti di plastica, sono partite indebolite. Le impatiens e le begoniette non sono cresciute tanto e non mi hanno donato una fioritura abbondante come gli altri anni. Le petunie dei vasi si sono ricoperte subito di muffa grigia e dopo un po’ di tentativi di recupero ho dovuto eliminarle.
Poi, d’estate, ho visto le piante da fiore faticare a resistere al caldo e alla siccità. Per quanto le bagnassi, non era mai come se fosse caduta la pioggia.
La pioggia è arrivata tutta in una notte, violenta, mista a grandine, con fortissime raffiche di vento. E ha distrutto quasi tutto quello che ha trovato sul suo cammino, e non solo nel giardino.
Insomma, un’annata da dimenticare.
Non mi aspettavo la bella ripresa che invece c’è stata a partire da settembre, col clima più fresco, qualche pioggia gentile, l’umidità notturna.
Le mie piantine si sono rialzate, hanno ricominciato a fiorire.
In queste giornate novembrine ecco che le rose ci regalano ancora nuove corolle. Certo, non tutte hanno la freschezza delle rose di maggio, ma sono comunque belle e preziose.
Che dire poi delle zinnie, degli astri, delle cosmee… Hanno le foglie un po’ rovinate, certo, ma i fiori sono ancora splendidi ed hanno anche numerosi boccioli. Sono ottimiste! Se non verrà presto il gelo ce la faranno ancora a fiorire, me lo auguro, glielo auguro!