Pianta simbolo fin dall’antichità, l’alloro può trovare posto in un angolo dell’orto o del giardino anche per la sua bellezza. Appartiene alla famiglia delle Lauracee e si chiama comunemente anche lauro (dal nome latino Laurus nobilis). Da non confondere però col Lauroceraso, pianta molto utilizzata nella formazioni di siepi, tossica.
È un bell’alberello che può raggiungere anche dieci metri, sempreverde, dalla forma regolare, piramidale, con un bel fusto centrale eretto, chioma folta, belle foglie ovali, coriacee, lucide, molto aromatiche. Può essere potato anche ad alberello con la chioma rotonda, tagliando tutti i rami lungo il fusto fino ad una certa altezza, e sistemato poi in un bel vaso di coccio.
È una pianta dioica, cioè ha fiori maschili e fiori femminili su piante diverse; i frutti, piccole drupe lucide, nere quando sono mature, contenenti un solo seme, si formano quindi solo sulle piante femminili, così come succede ad esempio all’agrifoglio.
È stata considerata una pianta sacra fin dai tempi degli antichi Greci e dai Romani. Si cingeva con una corona d’alloro il capo dei poeti e degli atleti vincitori dei giochi dedicati alle divinità, così come dei generali vittoriosi. La tradizione permase a lungo; anche Dante, sommo poeta, è stato spesso rappresentato col capo incoronato d’alloro.
Secondo un’antica leggenda, fu il dio Apollo a renderlo sempreverde, dopo che la ninfa di cui era innamorato fu tramutata in esso.
Ancora oggi è tradizione far indossare una corona d’alloro ai neolaureati.
Grazie all’aroma particolare ed intenso, le sue foglie vengono usate in cucina per aromatizzare diverse ricette, dal ragù, alle lenticchie, agli arrosti. Si possono utilizzare fresche ma anche essiccate, conservate in un vaso di vetro a chiusura ermetica.
Possiamo anche utilizzare i suoi benefici per la salute preparando una tisana: se ne mettono quattro o cinque foglie spezzettate in una tazza piena di acqua bollente e si lasciano in infusione per almeno dieci minuti. Favorisce la digestione e può essere utile anche negli stati febbrili.
Si può preparare un buon olio da massaggio mettendo a macerare per circa un mese le drupe, essiccate e tritate, in olio evo, in un contenitore ermetico; potrà essere utile per lenire i dolori articolari.
Ovviamente, per le ricette e le indicazioni è bene documentarsi da fonti dedicate.
Per la casa, si possono preparare dei sacchetti con foglie di lauro essiccate e tritate, saranno un ottimo antitarme.
Si possono utilizzare le foglie anche per realizzare una ghirlanda natalizia, decorata magari con bacche di rosa canina e di nandina e con alcune pigne.
L’alloro cresce spontaneo nelle zone costiere dell’Italia centrale e meridionale; al nord di solito è coltivato, anche se non è raro trovarlo nelle zone boschive, non lontano dalle abitazioni, nato da qualche seme scappato alle coltivazioni.