Ricordando i miei primi viaggi in autostrada d’estate, verso il sud, mi ritornano in mente le immagini delle siepi di oleandri che dividevano le corsie. Quanti colori! Nella zona in cui abitavo non erano comuni, ed ancora oggi mi parlano di Toscana, di isole, di vacanze felici.
Adesso ne crescono alcuni nel mio giardino ed ho imparato ad apprezzarli per l’abbondanza di fiori nei mesi più caldi, quando le altre piante sembrano sonnecchiare sotto il sole, ricche di foglie ed occupate a produrre frutti e semi.
Sopportano bene il caldo e la siccità, così frequenti in questi anni. Temono però le gelate e le temperature molto basse, per cui è meglio piantarli in un luogo riparato.
Hanno foglie lanceolate, coriacee, sempreverdi, quindi belle anche d’inverno. I fiori sbocciano a mazzetti, con cinque petali quelli a fiore semplice.
Occorre ricordare che è una pianta velenosa in tutte le sue parti, foglie, fiori, semi… ma penso che a nessuno verrà in mente di assaggiarla!
I miei oleandri sono stati tutti donati da chi, coltivandoli nel proprio giardino, riesce a moltiplicarli per talea e ne ha in eccesso. Grazie a loro ecco i fucsia, i rosa, i bianchi accendere il giardino negli angoli loro dedicati.
Mi piace in modo particolare l’aiuola che ha sullo sfondo una siepe di lauroceraso e davanti diverse piante di lavanda intervallate da santoline ed elicrisi. È bello l’accostamento di colori: giallo e viola, fucsia e bianco, sullo sfondo verde scuro. Le farfalle arrivano attratte dalla lavanda, ed è tutto un gioco di voli, di colori e di profumi.
Cara maestra Daniela, questi sono dei fiori davvero bellissimi alla vista per il loro colore che può variare da un bianco a un rosa oppure a un bel viola acceso.
Sono belli vero Matteo? Attento che possono essere velenosi, ma di sicuro ci allietano la vista con i loro colori!