Il Giardino della Valle

Ha del meraviglioso quello che può fare la passione anche di una sola persona! Il giardino della Valle, prima di essere tale, era un pezzo di riva scoscesa e incolta che, dietro l’Hotel Villa
d’Este di Cernobbio, sul lago di Como, scendeva verso il torrente Garrovo e risaliva sull’altra sponda.
L’incuria ne aveva fatto un luogo desolato, una discarica a cielo aperto. Adesso è un bosco giardino davvero interessante.
Non ci sono mai stata, l’ho scoperto leggendo un articolo che gli ha dedicato un paio di mesi fa la rivista Gardenia, ma è una dei luoghi che intendo visitare presto.
Quello che più mi ha colpito di questo luogo è il modo in cui è stato realizzato, grazie alla passione e alla tenacia di una sola persona, Ida Lonati Frati, conosciuta come nonna Pupa, purtroppo scomparsa nel novembre 2019 all’età di 95 anni.

Ida Lonati Frati, foto dal web

Dopo aver ottenuto un permesso dal Comune, negli anni 80 del secolo scorso la signora Ida si mette al lavoro con ottimismo e caparbietà, cominciando a far pulizia, ad eliminare i rovi che soffocano le altre piante. Tutto viene fatto senza averne la proprietà e senza fondi da spendere, ma solo sotto la spinta di un’esigenza interiore, di una grande voglia di fare, di passione. Non è una giardiniera esperta, procede per tentativi. Un po’ per volta, il terreno viene arricchito con terra presa nei boschi, gli stradini sostenuti da sassi raccolti nel torrente, alcune parti in piano sono create col sostegno di traversine. Si arricchisce anche la varietà di piante: a quelle comuni nei boschi e a quelle scappate dai giardini circostanti se ne aggiungono tante altre regalate, recuperate, salvate. Il verde degli alberi viene illuminato a seconda delle stagioni dai fiori di ortensie, lillà, kerrie, gelsomini e mille altre piante. Sembrano forse troppe, ma ciascuna trova un suo spazio e tutte insieme creano un ambiente affascinante ed unico.

Con gli anni, nuovi amici si affiancano alla sua attività; vengono costruiti ponticelli che attraversano il torrente, si scava uno stagno, si aggiungono sculture. Dal 2001 è attiva un’associazione di volontari che si occupa del mantenimento del giardino, sempre aperto alle visite, ed organizza manifestazioni, concerti, conferenze.
Leggendo questo articolo mi sono un po’ immedesimata nella signora Ida. Da un po’ di tempo, percorrendo
il sentiero che dal costituendo Parco dei Carpini si inoltra nel bosco vicino a casa mia, un bel querco-carpineto, vado alla scoperta delle essenze che vi crescono spontanee, raccolgo le lattine e i sacchetti che persone un po’ distratte “dimenticano” lungo il percorso, taglio qualche ramo di rovo che cresce soffocando altre piante. Passeggio visualizzando nuovi sentieri, la coltivazione delle aiuole poste all’entrata del parco accanto all’asilo nido, la risistemazione delle recinzioni che affiancano il sentiero vicino al dirupo, il ripristino del sentiero delle ortensie… Confido nell’associazione che stiamo creando, chissà che si riesca davvero a fare qualcosa di bello per noi stessi e per la comunità, perché coltivare un giardino ci può aiutare a trovare un modo di esprimerci.

Per saperne di più: www.ilgiardinodellavalle.it
(Dalla lettura dell’articolo di Alberto Fusari, Gardenia n° 431 – marzo 2020)
Illustrazioni dal web.

2 commenti

  1. Grande Daniela, sei una fucina di idee, hai la determinazione e la volontà per realizzarle sono certo che la nascente associazione saprà ricalcare l’esempio di ” Nonna Pupa” Ti faccio un sincero augurio sperando che cammino facendo il gruppo si infoltisca e perché no, magari arrivi anche qualche istituzione pubblica a dare il suo contributo. . Ciao Domenico

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