Il bel Ciucarun

Lo raggiungiamo dopo un dolce cammino lungo la Serra d’Ivrea, passo dopo passo. Lo si vedeva già da lontano, dall’altro versante della collina, poi lo si è perso, nascosto dalla vegetazione. Ed ora eccolo qui, davanti a noi, svettante in tutta la sua eleganza e la sua forza. E’ il Ciucarun, termine che indica un alto campanile; è dedicato a San Martino di Paerno.
Si erge solitario in un pianoro, nel bel mezzo della Serra d’Ivrea, protetto da un lato dalla Morena, affacciato sulla catena montuosa dall’altro.

E’ orfano della sua chiesa, demolita nel 1731, dopo secoli di abbandono. Infatti nel 1250 gli abitanti della frazione di Paerno furono invitati a trasferirsi a Bollengo, nuovo borgo fortificato fatto edificare dal Signore d’Ivrea. Gli abitanti continuarono a frequentare il sito come luogo di culto del Santo cui erano devoti, ma le case abbandonate del villaggio cominciarono a crollare, fino all’abbandono completo e all’abbattimento della chiesa, divenuta “covo di briganti”.

ciucarun serra ivrea

Il campanile, in stile romanico, è alto sei piani, ciascuno delimitato da una cornice di archetti pensili. Dal basso verso l’alto si notano feritoie, monofore e bifore chiuse, tranne quelle dell’ultimo piano che donano leggerezza e bellezza.

campanile ciucarun

Una leggenda dice che porta fortuna a chi lo raggiunge nel primo giorno dell’anno; noi ci siamo stati ed abbiamo brindato ai suoi piedi. Sarà un anno fortunato? Chissà…

(Escursione organizzata da Germana, Fiorella, Angelo e Romano del gruppo di Nordic Walking “Cambio passo”)

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