Questa interessante mostra è ospitata nella grande sala del Teatro Colosseo di Torino, nel quartiere di San Salvario, ma anche le pareti esterne del teatro ospitano opere di street art, come l’orso bruno davvero imponente. Sempre all’esterno, è ripetuta più volte la frase “Before I die, I want to…..” che può essere completata dai passanti: leggere i loro testi è interessante.
I protagonisti principali, ma non gli unici, sono Blu e Banksy. Le loro identità sono tenute rigorosamente nascoste; non sono presenti nei social, non circolano loro fotografie. Si sa che Blu è italiano, probabilmente di Senigallia, mentre Banksy è inglese.
L’opera di Banksy inizia a Bristol negli anni ’90; crea immagini forti e sovversive; sono state battute all’asta a cifre esorbitanti.
Di Blu è stato pubblicato il libro “Blu Minima Muralia”, con le sue opere principali, ma nessuna è mai stata battuta all’asta.
Un pannello racconta di come una persona riuscì a salvare dalla distruzione un’opera di Blu realizzata sui pannelli che recintavano un cantiere. Quando riuscì a contattare l’autore tramite un indirizzo email, la risposta lapidaria fu: “ I miei lavori devono morire nel momento stesso in cui la Città decide di distruggerli”.
Era il 2002, quando l’arte di strada era ancora considerata puro vandalismo. Ne è passato di tempo e questa forma di arte si è evoluta, passando dai primi esempi di writing a soggetti sempre più complessi, realizzati con maestria, inseriti nel contesto cittadino, con messaggi incisivi e profondi di denuncia sociale e politica. La fama di questi artisti è stata consacrata non da galleristi o da critici d’arte, ma dalle persone che hanno apprezzato sempre più il loro messaggio, lo hanno fotografato, lo hanno diffuso.
Ecco ora queste opere in mostra, e sembra un controsenso, visto che sono staccate dall’ambiente in cui sono nate, ma è l’unico modo per poterle ammirare in così grande numero.
“Street art in Blu”
Teatro Colosseo, Torino
Dal 23 agosto al 29 settembre 2019
Ingresso euro 10.