“Narcissus poeticus” è il suo nome scientifico, e non potrebbe essere più adatto! La poesia di questo fiore che cresce abbondante sulle nostre Prealpi è innegabile. I suoi sei petali bianchi, delicati, la piccola corona centrale gialla bordata di arancione ma soprattutto il profumo delicato fanno di questo fiore un simbolo del mondo fatato.
Fiorisce tra maggio e la metà di giugno, con qualche leggera variante di anno in anno, a seconda del clima più o meno freddo. In certe zone i prati vengono interamente coperti di fiori, fino a diventare quasi totalmente bianchi. In certe annate alcuni pendii delle montagne si notano da lontano per il loro colore.
Quest’anno la fioritura sembra particolarmente abbondante; e pensare che fanno tutto da soli: non c’è giardiniere che li pianti, che li concimi, che li innaffi. Tutto merito forse di quella Fata Flora che in silenzio, un giorno di primavera, passa col suo cesto colmo di fiori e li sparge sui prati per festeggiare, come ogni anno, il risveglio della natura.
(Da una passeggiata nei prati attorno a Trovinasse, da San Giacomo di Andrate)