Si sale nel silenzio, percorrendo un sentiero che si inerpica dolcemente tra i declivi e i monti.Un doppio filare di tigli indica il percorso a zig zag che tocca le dodici cappelle dedicate alla vita della Madonna costruite tra il ‘600 e il ‘700, da artisti prevalentemente locali, su un crinale alla sinistra del Santuario.
La particolarità che distingue questo complesso e che lo rende speciale è che le cappelle poggiano sul terreno erboso.
All’interno le statue in terracotta policroma rappresentano i personaggi a grandezza naturale. I gruppi scultorei sono disposti secondo un piano scenografico; purtroppo sono visibili (con una certa difficoltà) soltanto attraverso grate a maglie molto fitte. Sarebbe davvero molto più interessante poter ammirare l’interno attraverso un vetro.
Campeggiano dappertutto scritte che invitano a non pasticciare i muri e questo indica quanta poca sensibilità ci sia da parte di molti visitatori.
La costruzione dei Sacri Monti è una tradizione tipicamente italiana; ne sono stati costruiti diversi, tra il Piemonte e la Lombardia, come il Sacro Monte di Varallo, quello di Crea, di Orta, di Varese e tanti altri. La tradizione si è diffusa poi soprattutto in Spagna e in Portogallo. Avevano lo scopo di diffondere i messaggi del Vangelo e le storie della vita dei Santi.
Questo di Oropa è forse il più visitato delle Alpi, grazie alla sua vicinanza al Santuario della Madonna Nera.
E’ inserito nel Patrimonio dell’Unesco; per la ricchezza della flora e della fauna presenti è stata costituita una Riserva Naturale della Regione Piemonte.
Per ulteriori informazioni, è possibile consultare il sito del Sacro Monte di Oropa.