Primavera è tornata, l’aspettavamo, stanchi dei colori spenti dei boschi, dei rami spogli degli alberi. Non si può dire che aspettassimo un po’ di caldo, in questo mese nelle mie zone ne abbiamo avuto fin troppo, oltre i venti gradi di giorno a marzo è inusuale.
Neppure la pioggia si è fatta vedere, il terreno è secco, i corsi d’acqua quasi prosciugati. Ma come per magia, nonostante la siccità, i minuscoli fiori del sottobosco rifioriscono, ridandoci nuove speranze.
Crochi, anemoni, pratoline, violette, primule e tanti altri fiorellini spuntano tra le foglie secche. Nei nostri ricordi di bambini di tanti anni fa ci sono sempre i profumi e i colori dei mazzolini raccolti. Chissà se ancora oggi i bambini li osservano?