Paolo Giovanni Crida

Qualche giorno fa, un’amica mi ha portato la pagina di un giornale locale (Il Biellese) dedicata al pittore Paolo Giovanni Crida.  Leggendolo, si sono risvegliati tanti ricordi… (Grazie Paola!)

Da “Il Biellese” dell’1 febbraio 2019, articolo di Luigina Furlan

Sono stata allieva, nelle scuole superiori, di una delle sue figlie, Silvana Crida, che ricordo con stima ed affetto perché ha saputo trasmettermi l’amore e la passione per l’arte e mi ha aiutata a sviluppare la mia vena artistica. Purtroppo è mancata alcuni anni fa, ma la sento ancora vicina.
Lei parlava a volte del suo papà con infinita ammirazione.

Nato a Graglia, manifestò fin da bambino il sogno di diventare pittore. Dopo un’infanzia e un’adolescenza difficili si trasferì a Torino, dove divenne il “pittore del Re”. Ma è noto soprattutto per essere stato il pittore di Don Bosco. Realizzò infatti molti dipinti ed affreschi che raffigurano momenti della vita del santo, ed in particolare delle sue attività svolte con i giovani.

Molte sue opere, affreschi e dipinti ad olio su tela, si trovano nelle sedi dei Salesiani; un interessante ciclo sulla vita del Santo si può trovare a Torino nella chiesa di Santa Maria Ausiliatrice; altre opere si trovano in diverse chiese del Biellese. Qui purtroppo alcuni dipinti si stanno deteriorando inesorabilmente e necessiterebbero di restauri.

La baita del pittore, sopra Graglia
La baita del pittore, sopra Graglia

Durante la grande guerra, quando Torino fu bombardata, fece ritorno a Graglia, nella sua dolce casetta.
Ci siamo state, io ed alcune affezionate allieve, un paio di anni dopo la scuola, a trovare la nostra professoressa, e ricordo la descrizione piena di affetto dei piccoli dipinti del papà conservati con cura, in particolare dei boschi di betulle, dipinti all’aperto, per “pulire il pennello”, come diceva il pittore che, dovendo spesso rappresentare Don Bosco e altri personaggi del clero, usava spesso colori seri, scuri. Della sua Graglia  cercava invece il riverbero del sole tra gli alberi, gli azzurri del cielo, i verdi dei prati.

Fu una persona riservata e gentile che amava la pittura, la famiglia e la natura.
Nel 2016 ho visitato una mostra dedicata a lui nei locali del Santuario di Graglia ed ho potuto ammirare un suo autoritratto, col camice da pittore e la tavolozza in mano, sorridente e con lo sguardo sereno, come penso fosse sempre, dai ricordi che si hanno di lui.

paolo giovanni crida

Splendidi anche i ritratti delle figlie, Ornella e Silvana, belle ed eleganti.
Attualmente presso il Santuario di Graglia è allestito il museo “Paolo Giovanni Crida” con più di cinquanta opere dell’artista, messe a disposizione dagli eredi del pittore, suddivise nelle sezioni “natura morta e paesaggi”, “figura umana” e “fede”.
Forse un giorno anche la sua casa di Graglia, con il suo studio, sarà aperta al pubblico.

tavolozza d'artista

È auspicabile che venga riconosciuta sempre più il valore della sua opera. È un’arte realistica, che trasmette sentimenti positivi, vitalità e una visione serena della vita. Non è forse di questo che abbiamo bisogno?

Per approfondire:
sito dedicato al pittore:  http://pgcrida.it/
sito del Santuario di Graglia:  http://www.santuariodigraglia.it/

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