Cammino, un passo dopo l’altro, nel silenzio di una giornata d’inverno, col sole che più non scalda.
Il gelo è tornato, come ogni anno in questo periodo, ed ha impreziosito con le sue trine di ghiaccio ogni filo d’erba, ogni foglia morta depositata nelle cunette in ombra.
Quello che era triste ed anonimo sembra prendere vita, ricco di quei cristalli che riflettono i deboli raggi solari.
Sono effimeri questi decori, basta il tocco di qualche tiepida carezza e spariscono, lasciando vedere quello che in realtà nascondono.
Eppure, nonostante il freddo, la vita continua: all’erba bastano pochi gradi, di solito dieci, per riprendere a crescere; le gemme sui rami sono ben protette da peluria o squame coriacee; anche i semi caduti nella terra sanno aspettare la bella stagione.
Anche noi segniamo un calo di vitalità, imbacuccati nei nostri indumenti pesanti, e sogniamo la primavera.