Non avevo ancora dipinto questa pianta simbolo delle festività natalizie: occorreva rimediare!

A volte si sente il richiamo di un’essenza particolare. Forse non l’avevo scelta prima per il suo essere troppo utilizzata in questo periodo, forse per il suo essere così piena di spine… Ma una mattina di un paio di settimane fa ho dovuto infilare scarponcini e piumino per recarmi nel bosco vicino a casa alla ricerca di un esemplare.

Ne crescono diversi, per la maggior parte di piccole dimensioni, forse tutti nati dai semi della stessa pianta madre.

Purtroppo quelli più comodi da raggiungere non hanno le bacche. Ci sono infatti piante maschili e piante femminili, le uniche che producono bacche; (mi pare che esistano anche cultivar autofertili, ma sono da vivaio)

Ne ho trovata una finalmente, ma ho dovuto camminare parecchio. Che splendore nel bosco, con tutte quelle bacche rosse e lucide! Difficile avvicinarsi per tagliare il rametto che mi serviva. Non si tratta infatti di un albero sempreverde, anche se lo sembrerebbe: le sue foglie vivono un anno e non cadono tutte nello stesso periodo, per cui ne è sempre dotato. Ai suoi piedi quindi ecco diverse foglie ricche di spine. Attorno poi ci sono rovi e ceppaie… che rischio di pungersi!

bacche di agrifoglio

Sono comunque tornata a casa col mio rametto, e lungo il percorso, costeggiando giardini di tante belle casette ne ho visti diversi esemplari coltivati. Dovrò piantarne uno in giardino, lo rallegrerà d’inverno con le sue bacche; ce ne sono varietà molto belle, anche a foglie variegate.

Ed eccomi al lavoro, per fortuna non appassisce presto! Le sue foglie coriacee sono molto resistenti. Una spina girata all’insù, una all’ingiù… armate e difese in ogni direzione. Colore verde scuro nella pagina superiore, molto più chiare nella pagina inferiore, venature piuttosto evidenti, lucentezza… Ed ecco finito il dipinto, dopo alcuni giorni; spero di avergli recato il giusto omaggio. Dimenticavo: le sue bacche sono tossiche, ma gradite agli uccellini. Meglio non assaggiarle!

Puoi scoprire un’altra pianta dalle belle bacche invernali, il vero pungitopo (ruscus aculeatus).

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *