A Bard per la mostra di Henri Cartier-Bresson (vedi qui), ho visitato anche la mostra “Racines” dedicata allo scultore Giovanni Thoux. Figlio di un falegname, ne eredita fin da ragazzo la passione per la lavorazione del legno. Dopo un lungo periodo trascorso in Giappone per motivi di studio e di lavoro, torna in Valle d’Aosta e riscopre la passione lasciata tanti anni prima. Si dedica quindi alla scultura, trovando una sua linea espressiva; realizza bassorilievi in legno che dipinge con colori naturali e vernicia in modo che si intravedano le venature del legno. Svolge accurati studi sulla storia e le tradizioni valligiane e le rappresenta nei suoi pannelli con garbo, linearità accurata e naturalezza che ci fanno ricordare le sculture antiche.
Nella mostra sono esposti 25 pannelli che illustrano momenti salienti della storia locale, dall’antichità ai periodi più recenti.
Vicino ai grandi eventi, non manca di rappresentare momenti della vita quotidiana, il lavoro nei campi e nelle vigne.
E’ una mostra che dà serenità e che lascia uscire con un sorriso sulle labbra e un po’ di rimpianto per un’epoca che fu. Resterà aperta fino al 16 settembre 2018.