Varallo dedica una mostra ad uno dei massimi esponenti del Rinascimento italiano, vissuto tra il 1475 circa e il 1546.
L’iniziativa si è sviluppata anche a Vercelli e a Novara, dove l’artista lasciò importanti lavori, ma è solo a Varallo che prosegue fino al 16 settembre 2018.
Di origini valsesiane, fu qui che Gaudenzio visse la giovinezza e iniziò la sua produzione artistica.
L’artista si distingue per il suo stile originale e raffinato, acquisito a contatto con gli esponenti delle nuove correnti rinascimentali in Lombardia e nell’Italia centrale.
Il suo linguaggio semplice e teatrale, di grande sentimento religioso, ha il dono di trasmettere emozioni. I suoi dipinti sono luminosi e lineari, eleganti e drammatici nello stesso tempo.
L’esposizione è ospitata nelle sale del Palazzo dei Musei, con opere ricevute in prestito da altre sedi, tra cui Londra e Parigi; oltre alle sue opere, ne vengono esposte altre dei maestri ai quali si ispirò e di alcuni dei gaudenziani.
È inoltre possibile visitare la Chiesa di Santa Maria delle Grazie, dove un’impalcatura appositamente allestita permette di vedere da vicino i dipinti della “grande parete”, nei quali dimostra già i caratteri distintivi della pittura della maturità.
Si può poi salire in funivia al Sacro Monte per ammirare le decorazioni delle cappelle (il costo della funivia è compreso nel biglietto della mostra)
Poco lontano, nella chiesa di Roccapietra è possibile visitare la cappella della Madonna di Loreto, con altri affreschi, aperta però solo la domenica.
Visitare la mostra permette quindi di apprezzare le opere di un grande pittore non molto conosciuto, di visitare la bella cittadina di Varallo, di passeggiare lungo i bei viali alberati e scoprire le cappelle del Sacro Monte.
Un buon ristorante immerso nel verde con annesso un bell’albergo permette di completare la giornata assaporando piatti della tradizione valsesiana.
Davvero interessante la mostra di Gaudenzio, grazie alle molte opere esposte e all’opportunità di vedere da vicino gli affreschi della chiesa di Santa Maria delle Grazie. Anche la salita al Sacro Monte merita!
Sì, sono d’accordo. Gaudenzio è un pittore la cui opera supera l’ambito regionale, anche se per molto tempo è stato dimenticato!