Sembra nascere dalle acque del lago, abbarbicato su quella roccia che lo protegge. L’eremo di Santa Caterina del Sasso è un luogo che affascina con la sua atmosfera, soprattutto se lo si raggiunge col battello.
E’ sempre piacevole solcare le acque azzurre del Lago Maggiore in una giornata serena e limpida. Si parte da Stresa e in poco tempo si attraversa il lago. Dal piccolo approdo si salgono un’ottantina di gradini di una scalinata panoramica. Per chi avesse difficoltà, può raggiungere il paese soprastante e scendere comodamente in ascensore (anche dal paese si può scendere percorrendo una ripida e lunga scalinata, molto panoramica)
Il complesso comprende tre edifici: il convento meridionale, il conventino e la chiesa di Santa Caterina. Sono collegati tra loro da due cortili terrazzati dai quali è possibile godere di uno splendido panorama sul lago.
Un bel portico a sette arcate permette di accedere alla sala capitolare del convento; qui si possono ammirare parti di un affresco.
Si raggiunge il conventino e, attraversando un altro cortile, si arriva alla chiesa dotata di un solido campanile in pietra e di un portico a quattro arcate. In fondo alla chiesa c’è il sacello di Santa Caterina, la parte più antica della chiesa, della fine del XIII secolo.
Secondo la tradizione, l’eremo fu fondato come voto per essersi salvato da un naufragio nel lago dal ricco mercante, poi diventato beato, Alberto Besozzi. Probabilmente le parti più antiche risalgono all’inizio del trecento.
Attualmente appartiene alla Provincia di Varese che ne ha curato i restauri. Ospita celebrazioni liturgiche ed eventi musicali.
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