Non posso certo dire di amare la robinia in tutte le stagioni! È una pianta invadente, ricca di spine, difficile da estirpare perché si propaga inesorabilmente nel terreno. E’ stata importata come pianta ornamentale da un altro continente, e si è diffusa velocemente, rendendo spesso alcune aree boschive impraticabili.
Ma in questo periodo, tra metà aprile e metà maggio, ci regala un’abbondante fioritura profumata. La trovi dappertutto, nei boschi, lungo le strade… Il suo profumo dolce e delicato ci avvolge, soprattutto di sera. Di giorno, i suoi fiori attirano tantissimi insetti alla ricerca di nettare e il loro ronzìo si sente da lontano.
I suoi fiori sono commestibili e ci permettono di preparare una pietanza squisita! Se non hai mai assaggiato le frittelle di fiori di acacia, ti consiglio di prepararle. Richiedono poco tempo e sono davvero deliziose.
Basta procurarsi alcune infiorescenze, preparare una pastella con acqua e farina, immergerli e tuffarli per un paio di minuti in olio bollente. Un pizzico di sale ….ed ecco pronta una prelibatezza!
Ci sono molte altre ricette: si possono preparare frittelle dolci aggiungendo un po’ di miele o di zucchero al posto del sale, si possono aggiungere ad una semplice frittata, si possono utilizzare per arricchire il sapore del miele d’acacia…
La pianta, appartenente alla famiglia delle leguminose, si chiama robinia pseudoacacia, ma comunemente viene chiamata gaggìa (o gasìa, in dialetto). È apprezzata anche come legna da ardere. I suoi fiori, raggruppati in lunghe infiorescenze a grappolo, permettono alle api di produrre il ben noto miele d’acacia, chiaro e trasparente, molto adatto per addolcire le tisane e per conservare semi di frutta secca conferendo ad essi morbidezza e gusto.