Viene spesso scambiato per il bucaneve, un po’ per la somiglianza, un po’ per la stessa epoca di fioritura, ma da esso si differenzia per molti particolari.

Si chiama leucojum vernum ed è una piccola bulbosa appartenente alla famiglia delle amarillidacee. Lo si può trovare nel sottobosco, ma anche nei prati o vicino ai corsi d’acqua.

Quando ancora fa freddo, dai piccoli bulbi spuntano alcune foglie sottili, nastriformi, carnose. Si forma un unico fiore dal capolino pendulo, protetto da una piccola spata; i sepali-petali, uniti, formano la caratteristica campanella; sono bianchi, ma sulle punte hanno una macchiolina verde chiaro.

     

Vale la pena chinarsi per osservarne l’interno: un pistillo verde chiaro attorniato da sei stami con le antere gialle e i tepali bianchi che li avvolgono formano una geometria perfetta.

   

Il suo ciclo vitale è breve: non appena la temperatura invernale lo permette, spuntano foglie e fiori che appassiscono presto. Dopo la fioritura si forma il frutto e le foglie producono nutrimento per rimpolpare il bulbo, poi si seccano e tutta la parte aerea sparisce. Solo i piccoli bulbi sonnecchiano nascosti nel terreno e aspettano, pazienti, l’arrivo della nuova stagione. Sul foglio rimarrà il loro ritratto…

Attenzione: tutta la pianta, in particolare le foglie e le radici, contiene sostanze velenose.

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