Ritratti….in punta di matita

Se un bambino disegna un viso senza aver attentamente osservato il modello, può facilmente ricadere negli stereotipi.Uno dei primi “errori” abbastanza comune è disegnare una testa senza cervello, che finisce appena sopra gli occhi! L’altra particolarità che si trova di frequente è vedere ritratti che hanno le caratteristiche dei personaggi dei fumetti. Si possono vedere anche visi perfettamente rotondi (Può capitare che ci sentiamo chiedere: “Posso usare il rotolo dello scoc per fare il tondo?” ) Ma non mancano nemmeno i visi quadrati!
Niente di male, hanno comunque la loro espressività questi personaggi. Ma se vogliamo ottenere risultati migliori, allora occorre guidarli.
Ecco cosa propongo:

  • Come prima attività, faccio fare un ritratto, di se stessi o di un compagno. Ci servirà per vedere, alla fine, i progressi fatti.
  • Giochiamo poi ad osservarci a vicenda, per trovare quegli elementi che ci distinguono; può essere un gioco divertente osservare la forma dei denti o delle orecchie, o il colore degli occhi (tanti bambini non lo sanno).
  • Ci osserviamo con l’aiuto dello specchio.
  • Ci scattiamo delle foto, le stampiamo, anche in bianco e nero, e le osserviamo.
  • Propongo dei modelli di visi di forme diverse ed invito a “prendere le misure”: a che altezza troviamo gli occhi? Dove sono attaccati i capelli? ….
  • Proviamo a copiarci dalle foto, è più facile che disegnarci guardandoci allo specchio. Possiamo anche ripassare le linee, tanto per capire ad esempio come sono fatte le labbra…. o i nasi. Dopo qualche tentativo, ecco i risultati: non sono poi male, considerando che gli autori hanno nove o dieci anni! La cosa interessante è che, facendo vedere i ritratti ad altre colleghe, hanno riconosciuto tutti i bambini! e per i ritrattisti, che soddisfazione! Non smettevano di riguardarsi….
                                 

 

 

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