La mostra “Van Gogh alive” sta continuando il suo percorso in Italia. Dopo l’esposizione a Firenze (2015), a Torino (2016), a Roma (2016) e a Bologna (2017), è arrivata a Verona, dove resterà aperta fino al 28 gennaio 2018.
Ho avuto il piacere di visitare l’allestimento di Torino, alla Promotrice, l’anno scorso. È stata per me un’esperienza coinvolgente che ripeterei volentieri e che consiglio.
Intanto, non è una mostra nel senso tradizionale del termine. Non si ammirano i dipinti appesi alle pareti delle sale, a debita distanza, camminando in punta di piedi. Si è invece completamente coinvolti nelle atmosfere create dalla proiezione, sulle pareti e sul soffitto delle ampie sale, delle immagini create dal grande pittore. Si cammina tra gli iris, tra i girasoli, nei campi di grano; si assiste al luminoso spettacolo della notte stellata, ci si può sdraiare su comodi materassini e guardarsi intorno. Una musica coinvolgente ci accompagna. Luce, colore e suono uniti per creare un’atmosfera inebriante. Il tutto è reso possibile da un sistema che si basa sull’integrazione di più di cinquanta proiettori ad alta definizione, e da una perfetta riproduzione di suoni.
A completamento delle immagini, vengono proiettate diverse frasi scritte dal pittore nelle sue numerose lettere. Un ricordo da portare nel cuore.
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Faccio sempre ciò che non sono capace di fare, per poter imparare come farlo.
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L’unico momento in cui mi sento vivo è quando dipingo.
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A volte penso che non ci sia nulla di più bello che disegnare.
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Sogno di dipingere e poi dipingo il mio sogno.
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Lavoro sulla mia tela diligentemente, proprio come i contadini nei campi.
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I dipinti hanno una vita propria che deriva dall’anima del pittore.
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Se ami veramente la natura, troverai la bellezza ovunque.
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