Nato da qualche seme venuto chissà da dove, è cresciuto senza farsi notare in un vaso lasciato in un angolo quasi nascosto sul terrazzo.
È cresciuto prima piano, poi con grande vigore, formando grandi foglie e poi le bellissime lanternine, prima piccole e verdi, poi più grandi, di un arancione acceso. I fiori sono piccoli, bianchi, all’ascella delle foglie. I fiori sono piccoli, bianchi, all’ascella delle foglie.
In questi giorni di gennaio, dopo le gelate, le foglie si sono seccate, ma i frutti sono ancora lì, sui rami che stanno via via diventando più fragili. Sono indecisa se raccoglierli per formare una composizione che allieti la casa o lasciarli lì dove sono nati…
È una pianta molto rustica, che cresce su svariati tipi di terreno, ha poche esigenze ed è resistente ai parassiti. Appartiene alla famiglia delle solanacee, come la patata, il peperone, il pomodoro.
La “lanternina” è formata dai sepali che dopo la fioritura si chiudono per proteggere la bacca che piano piano matura; col passare del tempo, l’involucro diventa quasi trasparente: è quello il momento della raccolta, se si vogliono consumare. Si possono preparare in modo molto carino e gustoso rivoltando i sepali all’indietro e tuffando le bacche nel cioccolato fuso; ma sono buoni anche al naturale.
È una pianta perenne; alla fine dell’inverno taglierò i rami secchi e aspetterò la rinascita di nuovi getti. Buona fortuna, alchechengi!