Ritrovato in piena fioritura nel mese di luglio al passo di Vrsič, in Slovenia, a 1600 metri slm; emergeva in tutto il suo splendore tra altre erbe ed arbusti, ai margini del sentiero. È possibile trovarlo anche sulle nostre montagne, ma non è facile per via della raccolta indiscriminata che se ne è fatta in passato; oggi per fortuna la sua raccolta è severamente vietata.
È uno dei fiori spontanei più eleganti ed appariscenti e, anche se il suo portamento è altero, mi viene difficile pensarlo dedicato a Marte, il dio guerriero da cui prende il nome.
Le foglie, ellittiche ed appuntite, sono raggruppate fino a dieci in verticilli sugli steli che possono arrivare fino a quasi un metro. I fiori penduli, che sbocciano numerosi, hanno i tepali di un bel colore rosa intenso, striati e puntinati di ruggine, rivolti all’indietro, fino a toccare lo stelo, assumendo quasi la forma di un turbante orientale e lasciando scoperti i sei grandi stami pendenti, di colore rosso scuro.
Fiorisce da giugno, fino a luglio nelle zone più alte.